Chi si nasconde nello stagno?

 

 

     Il cucciolo di procione era molto piccolo, ma molto coraggioso. Pensate che una sera di primavera la mamma gli disse: ” Vai allo stagno e raccogli l’erba fresca per la cena”.
     Per la prima volta il piccolo procione andò da solo allo stagno. La strada era lunga e così si fece buio. Già si vedeva la luna splendere chiara nel cielo stellato.
   All’inizio il cucciolo camminava lentamente, poi più veloce ed infine si mise a correre.  
   Disteso su di un prato verde vide un vecchio porcospino riposare. 
  “Dove vai da solo?”– gli chiese il vecchio porcospino – “Allo stagno!”– rispose il piccolo procione con orgoglio– “Vado a raccogliere l’erba fresca per la cena”.
    “E non hai paura?” – chiese il vecchio porcospino. – “ non hai neanche le spine aguzze e lunghe come le  mie!”.
“Non ho nessuna paura!” - gli rispose il piccolo procione.
Vicino allo stagno dormiva un grosso coniglio.
”Mamma mia! Mi hai spaventato!” – disse - “Dove vai da solo il piccolo procione?”
“Vado allo stagno” - gli rispose il piccolo.
“Oh!” – disse il grosso coniglio – “Non hai paura di quello che si nasconde nello stagno? Io ho tanta paura di lui!”
“No, non ho nessuna paura!” – disse il piccolo procione e andò allo stagno.
         
        Finalmente vide un grande albero che collegava le due rive dello stagno. Il piccolo procione cominciò ad attraversare lo stagno camminando sull’albero. Non voleva pensare a quello che si nascondeva nello stagno, ma il pensiero era più forte di lui.
Nello stagno c’era qualcuno!
    Il piccolo procione cercava di nascondere la sua paura e si mise a fare le boccacce. Neanche a dirlo quello che si trovava nello stagno si mise anche lui a fare le boccacce…
E che boccacce!
    Il piccolo procione si girò e si mise a correre verso casa. Il Vecchio porcospino lo vide e lo fermò.
   “Li nello stagno si nasconde qualcuno grande grande!!” - gridò il piccolo procione. 
    Il vecchio porcospino gli diede un consiglio: “Per vincere la paura dovresti portare con te un bastone per poterlo minacciare."
    Il piccolo procione era proprio deciso a raccogliere l’erba per la cena e così prese un bastone e tornò allo stagno.
   “Può darsi che se ne sia gia andato” - pensò.
No, non era andato via, era ancora nello stagno. Il piccolo procione alzò il suo bastone e lo minacciò. Ma quello anche lui aveva un bastone e anche lui si mise a minacciarlo.
 
       Il piccolo procione fece cadere il bastone e di nuovo fuggì verso casa senza nemmeno guardarsi attorno.
   Raccontò tutto alla mamma, tutto quello che gli era successo e raccontò di quello che si nascondeva nello stagno.
   “Ascolta quello che ti dico” - disse la mamma – “ Torna indietro ma stavolta non fargli le boccacce e non portare con te un bastone! Vai e sorridi a quello che si nasconde nello stagno! “
     Così il piccolo procione tornò e fece un sorriso a quello che si trovava nello stagno e anche quello sorrise al piccolo procione. Il piccolo procione diventò così felice che si è mise a ridere e gli sembrò che anche quello che si trovava nello stagno si mettesse a ridere. Sembravano proprio due vecchi amici.
   Il piccolo procione raccolse l’erba per la cena, salutò quello che si trovava nello stagno e andò a casa. Non mangiò mai un’erba così buona!
   
      “Dimmi chi è quello che si trova nello stagno?”
 Chiese il piccolo procione alla mamma.
La mamma si mise a ridere e dopo gli rivelò chi era quello che si nascondeva nello stagno.
   E voi avete capito che era?

                                                                               FINE

 

 

 traduzione ed adattamento a cura di Svetlana Kouznetsova e Marco Chizzali

disegni di © Илл., Халилова А.Р., 1999

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