Caro diario.
E’ già passato un altro mese e l’inizio della scuola si sta avvicinando.
Luglio è stato un mese di relax, mare e divertimenti.
Oggi ti voglio raccontare delle mie vacanze trascorse a Cesenatico.
Verso la 2^ metà di Luglio io e la mia famiglia abbiamo deciso di trascorrere qualche giorno al mare; si sa che a noi gatti non piace molto l’acqua, ma il sole, l’afa e la sabbia bollente hanno fatto si che anche noi apprezzassimo le fresche onde del mare.
Non tutti i giorni li abbiamo passati al mare,perchè mamma e papà volevano conoscere le bellezze del posto.
Abbiamo visitato: un porto progettato da un tipo davvero in gamba, un certo Da Vinci; sicuramente deve essere stato un gatto.
Paesi e rocche costruite sopra le montagne e ammirato paesaggi collinari.
Proprio in questi posti sorge il castello di Montebello, (porta il nome del paese in cui si trova) dove la gente del posto racconta una leggenda che avvolge di mistero e inquietudine il castello, da farmi rizzare il pelo. Ora ve la racconto.
LA LEGGENDA DI AZZURRINA.
Intorno al 300 nacque una bambina di famiglia nobile.
Deline, questo era il suo nome, visse per tutta la sua breve vita all’interno delle mura del castello, perchè era nata albina.
A quel tempo l’albinismo era considerato opera del demonio, la madre per proteggerla da tutto ciò le tingeva i capelli di una sostanza scura chiamata “miele della notte”.
Questa sostanza donava ai capelli di Deline una sfumatura azzurra. Da qui deriva il suo soprannome.
Un 21 Giugno,giorno del sostizio d’estate, mentre fuori si scatenava un grosso temporale, Azzurrina giocava con la sua palla di stracci in compagnia di due guardie.
Accidentalmente la palla cadde nel nevaio e Azzurrina non esitò un istante a scendere a recuperarla.
Un urlo agghiacciante ruppe il silenzio di quella sera e di Azzurrina non si ebbe più traccia.
Inutile furono le ricerche e gli scavi per trovarla.
Ad ogni sostizio d’estate si percepiscono; pianti, lamenti e parole di una bambina.
La gente di Montebello racconta che alcune persone pochi istanti prima della loro morte l’abbiano vista tendere la sua mano per aiutare il morente nel trapasso.
Paura?
Ecco alcune foto dei luoghi visitati.
IL CASTELLO DI MONTEBELLO
GROTTE DI FRASASSI
SAN MARINO
Io vi mando un grande abbraccio e alla prossima.
GATTINA
Bella storia e scritta molto bene. Da Vinci credo fosse proprio un Leone, un tuo parente insomma.
Brava!
Ciao Gattina. Diciamo che io non credo ai fantasmi però quando qualcuno mi racconta una leggenda sull’argomento, mi sorge qualche dubbio. Il mese di luglio l’hai passato bene e il tuo testo non era niente male.
Ciao. Macchietta.