IL MIO CAMPOSCUOLA A LASTE DE SORA

Come vi avevo detto nell’altro caro diario sono andata in montagna a Laste de Sora. E’ un paesino di pochissimi abitanti nel mezzo delle Dolomiti. C’erano molti miei amici e anche  gli animatori erano molto simpatici. Per me è stata la prima esperienza ed è stata bellissima, l’anno prossimo la rifarò sicuramente.

All’inizio gli animatori ci hanno diviso in quattro squadre: i cinghiali, i cervi, gli orsi e i lupi. Io ero nella squadra dei Lupi e siamo arrivati secondi.Ogni settimana le squadre si sono dovute scontrare in molti giochi per guadagnare dei punti.

Ogni giorno le squadre avevano diversi compiti da svolgere nella casa: poteva essere preparare la colazione, il pranzo, la cena o fare le pulizie cioè pulire le scale e i bagni della casa.

Nella camera eravamo in quattro e grazie alle ragazze mi sono divertita molto. Durante la settimana non abbiamo fatto solo giochi ma anche 3 escursioni. 

La prima è stata a una malga molto carina dove hanno mangiato molti formaggi buoni. Ora vi chiederete perchè ho scritto hanno, perchè io e altri ragazzi siamo arrivati dopo a questa malga e appena sono arrivata mi sono seduta su una panchina e ho pianto perchè mi ero fatta male le caviglie.

La seconda escursione è stata al Rifugio Laganzuoi. Io e altre tre ragazze non siamo potute andare a piedi fino alla baita. Quindi abbiamo preso la funivia e abbiamo aspettato gli altri. Quando sono arrivati tutti, il Don e i ragazzi sono andati ad una croce che c’era li vicino, però io non ci sono potuta andare. Poi ad un certo punto il male alla caviglia sinistra è aumentato e quindi non potevo più camminare.

La terza esperienza non so dove sono andati perchè io ed Emma siamo rimaste a casa perchè appunto non potevamo camminare

Apparte questi piccoli inconvenienti mi sono divertita molto ed è stata una settimana indimenticabile. Io sono sicura al 100% che io e le mie amiche del campo faremo anche l’anno prossimo questa splendida esperienza.  

Vi auguro di passare bene questo ultimo mese di vacanza.

Ciao e alla prossima

Max