LA CLASSE DEI CUCCIOLI IN UNA NUOVA EPOCA: LA CORTE DI RE ARTÙ

Caro Diario,

Ti racconto la magnifica esperienza fatta alla Corte di Re Artù e al villaggio di Camelot, in Inghilterra. 

Il Prof. ci disse che aveva organizzato una gita, ma prima ci avvertì di non combinare disastri.  La gita era tra due giorni e ci informò anche, che saremmo andati in un’altra epoca. Raider chiese subito se saremmo andati nell’epoca degli Dei! Danaire rispose  che saremmo andati invece nell’epoca dei Romani. Squirrel disse che ci saremmo diretti nel mondo dellle fate, degli egizi e così via tutti i cuccioli dissero un’epoca diversa ma nessuno nominò quella giusta. Il Prof. interruppe quella discussione che si stava animando  e ci svelò dove saremmo andati in gita. ALLA CORTE DI RE ARTÙ!

 Il Prof. ci fece vedere una cartolina della corte di Re Artù, ed eccola:

Era bellissima e tutti noi rimanemmo incantati da quel paesaggio incantevole. 

E arrivò il giorno della gita: il Prof. ci consegnò i cartellini e ci fece salire nell’autobus (i sedili erano un pò distrutti e graffiati ma molto comodi). Siamo arrivati all’aeroporto “Vola Via” di Venezia City; il nostro aereo era molto grande, all’esterno era tutto bianco con Venezia disegnata e all’interno era tutto arcobalenoso e in più i sedili erano personalizzati per ognuno dei cuccioli, infatti io avevo un tavolino davanti pieno di bamboo , poi c’era un sedile con un tira graffi, uno con bistecche calde, un’altro ancora con degli oggetti per arrampicarsi, un’altro con teche di vetro piene d’acqua………… ma la cosa più interessante di questo aereo erano i giochi presenti e la super tecnologia adottata. Il viaggio durò circa 11 ore ma per noi con tutto quel divertimento sembrò più breve. Attraversammo diversi continenti fino ad arrivare  in Inghilterra alla corte di Re Artù. Il posto era identico alla cartolina che ci aveva fatto vedere il Prof.; scendemmo dall’aereo, camminnammo lungo un sentierino stretto e tortuoso e come prima meta andammo al villaggio, dove ci fecero fare merenda con del pane strano e acqua del pozzo. Esplorammo le varie case tutte piccole e uguali. Finalmente ci incamminammo verso il castello; ed ecco che all’entrata Morgana e Ginevra  ci accolsero e ci fecero vedere la sala del trono e ad ogni passo che facevamo Morgana ci spaventava! Poi toccò il turno di Perceval e ci mostrò i sotteranei con le prigioni, (faceva molto freddo ed era spaventoso e buio); Galahad ci mostrò la stanza delle armi dove abbiamo potuto ammirare  bellissime spade ed archi tutti d’oro e d’argento prezioso; Lancillotto  ci mostrò la tavola rotonda e ci diede ad ognuno come souvenirs e come guida, una tavoletta di roccia con incisa la pianta del castello e delle sue stanze. Infine Re Artù  ci mostrò la grande opera  “La spada nella roccia”, tutti noi provammo ad estrarla ma solo lui ci riuscì. Come sorpresa la corte ci organizzò una gara di tiro con l’arco e i cavalieri ci insegnarono questo nuovo hobby  , infine arrivarono anche i giullari  che ci  raccontarono alcune barzellette. Purtroppo era giunto il momento di tornare a scuola , ma ad aspettarci all’aereo c’era Mago Merlino che con le sue magie,  in un secondo ci proiettò tutti dentro al velivolo  pronti per partire. Salutammo dai finestrini tutto il villaggio, la corte e partimmo direzione Venezia City.  Ma solo dopo essere scesi all’aeroporto “Vola Via” ci accorgemmo che mancava Mcgyver e come per magia, da una nuvola di polvere di Mago Merlino comparve all’improvviso il cucciolo che si era perso. E così tutti sani e salvi tornammo a casa con un’incredibile avventura da raccontare ai nostri genitori, portando con noi il souvenirs prezioso regalatoci da Lancilotto. Per oggi è tutto, è stata una gita incredibile che ci ricorderemo per sempre perchè ci ha arricchito di un pezzo di storia passata. Un salutone a tutti.  

                                                                                                                             PANDINA heart 

11 pensieri su “LA CLASSE DEI CUCCIOLI IN UNA NUOVA EPOCA: LA CORTE DI RE ARTÙ

  1. prof.

    Bravissima! Correggi andassimo con saremmo andati, per il resto l’uso dei tempi è corretto anche se il condizionale passato non sempre era agevole, ma te la sei cavata bene. Ottimo il contenuto e la sintassi. Brava!

     

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