Recensione del libro “Si chiamava Friedrich”

Cia ragazzi sono Nixa, 

  oggi faccio la recensione del libro “Si chiamava Friedrich”.

 

  Titolo: Si chiamava Friedrich

  Casa editrice: Mondadori

  Scrittore: Hans Peter Richter

  Anno di pubblicazione: 1994

  Luogo: Milano

  Protagonista: Friedrich

 

 

Libro

 

Trama:

La mamma e il figlio stavano facendo colazione, quando la signora Schneider suonò alla porta perchè doveva andare al municipio e non poteva portarsi dietro suo figlio Friedrich e quindi lo lasciò qui. Il ragazzo e lui si conoscevano e avevano persino litigato, dopo quattro anni non è venuto a trovarlo. Si mise a gambe larghe davanti alla sua stanza, sua mamma lo rimproverava però non serviva a niente Friedrich decise di non giocare con i suoi giocattoli e restò a guardare per un po’. Friedrich tirò fuori un fischietto e ogni volta che soffiava dentro faceva cucù, gli prestò il fischietto anche a lui e dopo un po’ si stancò  perchè gli faceva male la mascella e tirò fuori il trenino dall’armadio e giocarono per molto tempo. Quando arrivò a casa sua mamma gli chiese di aiutarla a preparare le frittelle di patate, a casa loro le frittelle si facevano solo con occasioni speciali ed era il piatto preferito di suo papà. Finito il pranzo si fecero il bagno e sua mamma disse a Friedrich che ha l’aria di un piccolo ebreo! Il primo giorno di scuola lui ed Friedrich si sederono accanto, l’insegnante gli raccontò una storia e cantarono una canzone e il primo giorno di scuola finì e i loro genitori gli aspettavano davanti il portone della scuola. Il ragazzo e Friedrich dopo scuola andavano in una cartoleria dove c’era un vecchietto che lo prendevano in giro per la sua vocetta da capra. Davanti il suo negozio si era radunata una piccola folla non capivano cosa stesse succedendo si intrufolarono e andarono nella prima fila dove videro un signore col un cartello in mano con scritto non comprate dall’ebreo! La signora si ostinò ad entrare nella bottega di un ebreo, aprì la porta e il signore la spinse e cadde perchè c’erano tre gradini e si misero a ridere anche l’ultima fila sghignazzò, tornò casa. Tornato a casa mangiarono e andarono a letto, sentirono dei rumori per le scale, parecchi uomini stavano salendo al secondo piano e suonarono la porta degli Schneider però non rispose nessuno e allora i poliziotti cominciarono a tempestare la porta di pugni e la aprirono e arrestarono il rabbino e vederono anche il signor Schneider con le manette ai polsi. Suo papà tornò a casa e quella notte non riuscirono a dormire, suo padre si aggirava inquieto,sua mamma piangeva e lui pensava ai Schneider. C’era parecchia confusione, fuori si sentivano passi e porte che sbattevano ma non era il passo di Friedrich. Dopo che mise le stoviglie in cucina andò alla porta della casa di Friedrich e da lì vide il suo amico Friedrich lo vide nella sua casa nel soggiorno con il signor Resch, il signore disse che lui era un ebreo e chiamò la polizia. Arrivò la polizia e fecero le valigie per andare al rifugio sotto il loro palazzo per nascondersi dalla polizia. Stavano davanti alla porta del rifugio però il rifugio era già chiuso e suo papà posò la valigia, poi busò alla porta d’acciaio, gli aprì il signor Resch. Restarono là per molto tempo, quando uscirono videro un cielo rosso fuoco, le fiamme divamparono, c’erano cumoli di calcinacci fumanti, qua e là, c’erano bombe incendiarie che avevano mancato il loro obbiettivo…insomma un disastro. La mamma angosciata perchè non trovò Friedrich per fortuna lo trovarono accovacciato nel buio dell’ingresso, aveva gli occhi chiusi ed era svenuto. Il signor Resch gli tirò un calcio a Friedrich si vide un rivolo di sangue che gli scendeva dalla tempia. Il signor Resch disse che è fortunato Friedrich a morire così…

Riflessioni:

Questo libro mi è piaciuto molto mi ha colpito l’inizio che i due ragazzi non erano più amici però dopo con il passare del tempo diventarono amici e si aiutarono l’uno con l’altro, la fine è un po’ tremenda perchè Friedrich muore e la loro città era completamente distrutta.

Nixa

14 pensieri su “Recensione del libro “Si chiamava Friedrich”

  1. escobar

    Ciao Nixa , volevo dirti che ci sono poche punteggiature . Mi ha colpito molto alla fine e devo dire che mi ha fatto riflettere molto sui loro comportamenti , un bacione da Escobar . 

  2. prof.

    Iniziate sempre presentando la situazione iniziale della vicenda. Chi? Dove? Quando? Solo dopo rompete l’equilibrio iniziale raccontando cosa succede. I protagonisti vanno sempre presentati. Chi sono? Anche i tuoi compagni hanno notato la punteggiatura. Metti più punti e costruisci periodi più brevi, Prima di scrivere il testo costruisci una scaletta.

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