L’ estate strana.

I

TITOLO: L’ estate strana.

SCRITTORE: Eraldo Baldini.

CASA EDITRICE: I corti.

ANNO D’ USCITA: 1997.

TRAMA: Tutto comincia in una serata dell’ estate del 1969, a Lancimago, un piccolo paesino.Quella sera alla tv veniva trasmesso un importanitissimo evento…il primo uomo ad andare sulla luna!

E come altre milioni di persone ad assistere vi erano degli adolescenti di nome: Billo, Gianfranco, Enrico e Valerio.

In quel momento si trovavano a casa di Enrico, avevano deciso di passare la nottata tutti insieme, tra qualche birra e schifezze incollati al televisore.

Era ormai da un bel po’ di tempo che i ragazzi discutevano quando e come l’ astronauta sarebbe atterrato finchè il nonno di Enrico gli interruppe per rifilargli qualche ramanzina e per raccomandargli di abbassare il volume, tutto ciò lo pronunse con un tono abbastanza minaccioso che però sembrò no dare peso ai ragazzi che non appena se ne andò gli scoppiarono a ridere alle spalle.

Il pomeriggio seguente erano ancora svegli, così decisero di andarsene fuori a prendere una boccata d’ aria, il cielo quel pomeriggio era di un azzurro intenso, c’era un silenzio pesante e ipnotico finchè a romperlo furono le urla di un bambino, era Lele, il fratellino di Billo, che tutto eccitato correva verso di loro per mostrare cosa aveva trovato, incredibile a dire ma il piccolino riuscì a trovare un vera e propria bomba.

Inutile dire che non appena lo sguardo di tutti i ragazzi fu puntato su quell’ arnese super pericoloso si affrettarono a rubarla dalle mani di Lele che non appena fecero ciò cominciò a piangere a dirotto seguito da singhiozzi continui.

I 4 ragazzi avevano intenzione di farla esplodere, ma a quello spettacolo non poteva certo assistere un bambino, perciò tra mille proteste e accordi Lele arrivò alla conclusione che per lui quel luogo non era sicuro, così girò sui tacchi per tornarsene a casa… in quanto ai teppistelli, portarono la bomba in una costruzione diroccata, sotto l’ argine del fiume, lontano dall’ abitato, in questo modo avrebbero potuto scoppiarla senza problemi.

Tornando però a Lele, stava facendo il tragitto per tornarsene a casa, ma non molto lontano dalla sua meta intravise poco più distante di lui uno spaventapasseri, non ci fece caso così continuò a camminare, poco dopo ripose lo sguardo ancora su di lui e lo vide a pochi metri da lui, a quel punto Lele, impaurito cominciò a correre ma lo spaventapasseri lo seguiva a passi lunghi e veloci, era sempre più vicino, lo sentiva addosso, lui accellerava ma purtroppo inciampò, non fece in tempo a rialzarsi che due artigli di paglia gli tapparono la bocca impedendogli di parlare.

Nel mentre, suo fratello e i suoi amici erano ancora nella struttura, non potendo però scoppiare la bomba perchè si trovava un uomo col suo trattore nel campo lì vicino, decisero così di nasconderla per bene in modo che nessuno la notasse.

Intanto la fuori governava il silenzio, le rondini non c’ erano più, l’ aria cotta dal sole e istupidita dal caldo non vibrava nè per il frinire delle cicale, nè per il cinguettare dei passeri, i ragazzi partirono per tornare a casa, lasciando in sospeso la bomba per un pò, nel mentre inconsapevoli di quello che stava per cominciare.

Sono passati ormai giorni, Lele risulta scomparso e le ricerche sul suo caso continuano.

E come se non bastasse si è aggiunto un altro caso, è stato ritrovato il corpo di una donna senza vita insieme a quello del suo cane, si dice che la donna avesse inoltre una bambina, di cui non è stato ritrovato il corpo, quindi si suppone sia riuscita a scappare o per meglio dire che sia stata rapita proprio dal presunto agressore.

 In quella città regnava il terrore, mai successi questi tipi di casi in così poco tempo, ormai era la campagna che ne rimetteva, il fieno era diventato ferro ed il respiro della natura si fece di fuoco…

Passarono, giorni, settimane ma nessuna traccia dei due bambini, anzi la situazione non faceva che peggiorare, sono stati ritrovati altri due corpi, di una coppia sposata, la spiegazione più plausibile che hanno trovato è stata quella che la moglie, in preda ad una crisi isterica, dovuta dalla gravidanza avesse azionato le macine e poi si fosse buttata dentro,suo marito era un uomo buono, tutti sapevano che non sarebbe mai riuscito a fare una cosa del genere, si suppone però che l’uomo in preda alla disperazione si fosse buttato nel silo del grano.

Alla gente queste non sembravano vere motivazioni, troppi casi sconvolgenti stavano accadendo nello stesso periodo.

Billo era completamente infuriato, prometteva che chiunque avesse rapito suo fratello lo avrebbe preso a pugni, i suoi amici insinuarono addirittura che la causa di questi omicidi fu la luna, si perchè pensavano che la luna non doveva essere toccata e allora lei si sta opponendo a noi uomini…insomma si accorsero che stavano tutti delirando perciò volettero tornare dalla bomba, stavolta la avrebbero fatta scoppiare, chiunque ci fosse non li importava.

Arrivarono all’ edificio ma non sapendo come entrare dovettero salire su per una finestra per romperla, uno dei ragazzi si accorse che non molto distante da loro si trovava uno spaventapasseri completamente nero, giurava che prima non ci fosse, inizialmente non ci fecero caso, poi però vedendo che avanzava sempre di più verso di loro cominciarono a pensare che se fossero rimasti a casa sarebbe stato meglio, tutti impauriti cominciarono a ranicchiarsi e a farsi sempre più piccoli all’ombra di quel mostro che si faceva sempre più grande, era tutto scuro come se stesse per arrivare un temporale, ma poi, d’improvviso sparì, come fumo nel vento…

Non potevano crederci, poco distanti da loro avvolti ancora da una leggera nube vi erano due figure minute, Lele e la piccola bambina!

RECENSIONE:Ciao a tutti,sono Cammellona, oggi vi ho portato un nuovo libro che a me è piaciuto molto,un pò diverso dagli altri generi, non molto felice…spero vi sia piaciuto, ci vediamo a scuola! 

 

 

 

 

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