GITA NELLA FORESTA

Caro diario , oggi vorrei raccontarti le mie giornate trascorse nella foresta Amazzonica assieme alla mia classe un po’ pazza . Mi spiace di non averti portato con me a vedere le banane cadute a terra o quelle ancora attaccate sui rami degli alberi che , sfiorate dal vento , portavano un inconfondibile profumo vicino a noi .Diario mio , ( ripeto ) mi dispiace davvero molto di non averti fatto venire  , ma il professore , durante la lezione del giorno prima della partenza , aveva detto di non portare  diari o cose del genere perché si potevano perdere . Io , da brava alunna , ho ascoltato . Comunque , per quei tre giorni , tu , sei rimasto nel mio cuore e nei miei pensieri anche se era passato poco tempo . Ora inizierò con la spiegazione per  farti rivivere quegli splendidi momenti . Il diciassette febbraio , all’ ultima ora , il prof. , ci ha detto di portare : amaca , pranzo e cena al sacco , qualche biscotto per la colazione e se serviva , una tenda ; bisognava fare una gita di tre giorni . Io , tutta  contenta perché era la mia prima gita , sono corsa dai miei genitori che mi hanno permesso di andarci . Il giorno dopo , munita di cosciotti di gazzella , di amaca e dell’ altro occorrente , sono arrivata a scuola e dopo l’ appello siamo saliti in pulmino che ci ha condotto all’ aeroporto . Ok , ormai ero pronta , sono salita nell’ aereo con la mia classe e dopo aver preso posto abbiamo sentito dall’ altoparlante :”Pronti al decollo , allacciarsi le cinture di sicurezza e tenersi saldi alle poltrone “…Conto alla rovescia e … decollo ! ! Per qualche secondo ci siamo sentiti schiacciare dalla pressione e dopo , finalmente , siamo arrivati sopra le nuvole :”Quanto era piccola la città da lassù ! Dopo ventiquattro ore di viaggio , siamo arrivati nell’America meridionale : una meraviglia . C’era una vegetazione piena di verde , c’erano tantissimi alberi e dopo essere scesi dall’aereo il professore annunciò solennemente :”Ecco la foresta Amazzonica !” Sì , era vero  :finalmente eravamo arrivati ! Dopo aver camminato a lungo , siamo arrivati in un albergo molto grande pronto ad ospitarci . Siamo rimasti meravigliati :”Perché il prof. Ci aveva detto di portarci la tenda e le cose da campeggio ? Forse voleva farci una sorpresa . Che gentile ! “Il professore è andato all’ accoglienza seguito da noi e ha chiesto al proprietario di assegnarci le stanze . Sfortunatamente ne avevamo prenotata una in meno , così , il povero professore è rimasto senza alloggio . Io , siccome avevo visto che il prof. era stanco e affaticato , gli ho ceduto la mia camera . Ormai era arrivata sera . Io avevo deciso di campeggiare nel giardino cosi’ dopo aver scelto l’ albero migliore , mi sono arrampicata su uno dei suoi robusti rami e mi sono addormentata ammirando le bellissime stelle risplendenti nel cielo . La mattina dopo , immaginerai lo stupore , al posto di essere svegliata da una rumorosa sveglia , sono stata destata da una noce di cocco caduta dall’ albero che mi e’ caduta in testa . dopo essere scesa dall’ albero ‘ ho montato la mia tenda e ho fatto colazione . Finito di mangiare sono andata all’ albergo dove sostavano i miei amici . Successivamente mi sono recata al reparto ristoro e ho scorso tra la folla la mia amica Tigrotta che stava mangiando un buon gelato ai mirtilli . E’ la mia miglior amica , simpatica e generosa ; proprio un’ amica come voglio io. Dopo averla raggiunta , le ho proposto di giocare con me sotto al sole . Abbiamo giocato fino a sera e ci siamo divertite cosi’ tanto da saltare i pasti . Avevamo deciso anche , che quella notte , Tigrotta , avrebbe dormito nella mia tenda . Arrivata la mattina seguente , mi sono svegliata come al solito ( da una noce di cocco ) mentre Tigrotta ha dormito fino a tardi . Quando si e’ destata era gia’ ora di pranzo ed abbiamo mangiato cosciotti di gazzelle . Quella sera saremmo tornati a casa e quindi , finito di mangiare abbiamo fatto le valigie . Abbiamo lavorato cosi’ tanto che eravamo tutti pronti per il tramonto . Dopo aver salutato per l’ ultima volta quel paradiso , siamo saliti in aereo e siamo partiti . Dopo il lungo viaggio siamo arrivati ed abbiamo raccontato tutto ai nostri genitori e ai nostri diari .

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