Evaristo un ragazzo di 13 anni il lunedí mattina a scuola, sentiva sempre parlare i suoi amici delle loro uscite a pranzo domenicali con i genitori, e pensava un po’ dispiaciuto che con la sua famiglia la domenica usciva veramente poco e non certo per andare a mangiare fuori in ristorante o in pizzeria. Allora un giorno si fece coraggio e, pur sapendo che le loro condizioni economiche non gli permettevano tanti lussi, decise di chiedere alla mamma: “Mamma… Che ne diresti se domenica… Tanto per fare qualcosa di diverso… Andassimo a mangiare fuori?” La mamma rispose: “Ma dai, sai che per noi sarebbe un grosso sacrificio” ed Evaristo replicò: “Ma dai, possiamo solo per una volta per festeggiare.. ehm… Il mio bel 10 a scuola?” La mamma per un attimo restò un po’ perplessa e guardò il suo piccolo ometto con tenerezza. Poi un lampo guizzò nella sua mente. La mamma cambiò subito espressione e allegramente rispose:” Mi sembra giusto festeggiare i tuoi bei risultati a scuola. Per cui domenica a mezzogiorno andremo a mangiare fuori”. Evaristo rimase di stucco alla risposta della mamma e tutto contento pensò che finalmente anche lui avrebbe potuto raccontare della sua uscita. Mancavano ancora due giorni, ma non stava già nella pelle.
Arrivato il grande giorno si alzò presto eccitato, fece colazione, si preparò con cura. Cercò di ingannare il tempo che lo separava dal momento dell’uscita pensando già a quali piatti avrebbe potuto ordinare. Poco prima di mezzogiorno andò dalla mamma e vedendola ancora in abiti da casa le chiese: “Ma non sei ancora pronta per andare a mangiare fuori?” La mamma lo guardò e gli disse:
“Perché non va bene come sono vestita?”
“Ma nemmeno le scarpe ti metti? Vieni in ciabatte?”
“Le scarpe????? Al massimo mi metto gli zoccoli per uscire!”
Evaristo non ebbe il coraggio di replicare temendo che la mamma si rimangiasse la magnifica idea.
Aspettò un altro po’ e poi le disse dirigendosi verso la porta di casa:
“Io intanto ti aspetto fuori”
“Fuori??? Perché fuori dalla porta? Usciremo per il giardino”
Sempre piú perplesso e con un vago senso di inquietudine aggiunse: “Per il giardino??” Ma la mamma senza dargli retta si avvicinò alla porta che dava sul giardino. Evaristo pensò che forse sarebbero usciti dal retro per andare a prendere la macchina che era lí parcheggiata. Quindi seguí la mamma senza esitare. Quando furono fuori tutto gli fu immediatamente chiaro: la faccia allegra della mamma, che avesse accettato immediatamente, il vestito da casa, gli zoccoli invece delle scarpe, l’uscita sul retro anziché dalla porta principale. Nel giardino di casa era apparecchiata una bellissima tavola tutto imbandita di cibi sfiziosi, tutti i suoi preferiti. “Ecco Evaristo, ora possiamo mangiare fuori”.
4 pensieri su “Uscita a sorpresa”
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Ciao Pandina! Il tuo testo mi è piaciuto molto! Nella prima frase però, secondo me, avresti dovuto mettere qualche virgola in più… Comunque sei stata molto brava, questo testo lo leggerò ai miei amici!
Un nitrito, Furia
Ok grazie. Ciao
Ciao Pandina…sono Cucciolanera. Secondo me il tuo testo è originale e simpatico..ciao
Ciao Pandina, il tuo testo è molto divertente,mi è piaciuto il gioco sul doppio significato della parola "fuori"!
Bravissima.
Panterina