Autore: Khaled Hosseini
Titolo: Mille splendidi soli
Editore: Piemme
Anno: 2004 Luogo: San Diego
trama: Mariam è una ragazzina di 15 anni e non è mai stata nella città di Herat. Dalla sua Kolba di legno in cima a una montagna, osserva i minareti in lontananza mentre aspetta ardentemente l’arrivo del giovedì. Il giovedì è il giorno in cui suo padre le va a fare visita e le racconta dei poeti e dei giardini meravigliosi che ha visto, dei razzi che atterrano sulla luna e di tutti i film che proietta al cinema. A Mariam piacerrebbe molto avere un paio di ali per poter andare a trovare suo padre nella sua casa solo che lui non la porterà mai, perchè sarebbe una vergogna per le sue 3 mogli e per i suo 10 figli leggittimi. Le piacerrebbe anche andare a scuola per studiare solo che sua madre le ripete che sarebbe inutile e che l’unica cosa che dovrebbe imparare è la sopportazione. Invece Laila è nata a kabul la notte della rivoluzione nell’Aprile 1978. Quando aveva appena due anni i suoi fratelli si aggregarono nella “jihad”. Per questo motivo non avendo potuto conoscere meglio i suoi fratelli, Laila al loro funerale non riuscì a piangere. Invece per Laila il suo vero fratello sarebbe stato il figlio dei suoi vicini Tariq, il suo compagno (amico) di giochi che la proteggeva, che le insegnava a dire le parolacce nella lingua pashtu e la sera le dava la buonanotte con dei segnali luminosi inventati da loro.
Mariam e Laila sono veramente diverse , ma la guerra le farà conoscere e rendere simili in un modo inaspettato.