Caro Diario,
ti voglio raccontare la mia amicizia con Cookie. Lei è una gatta e ci conosciamo da circa 7 anni.
Con lei ho trascorso un sacco di avventure. Ancora qualche anno fa ci hanno detto che eravamo una bomba umana ed in effetti avevano ragione. Quando siamo assieme succedono sempre cose strane e noi facciamo sempre brutte figure, ormai ci siamo abituate.
Voglio raccontarti di un episodio accaduto in passato: era il mio compleanno e avevo deciso di festeggiarlo in montagna con i parenti e avevo deciso di invitare anche lei. Ad un certo punto abbiamo deciso di andare a vedere un punto panoramico che si raggiungeva tramite un sentiero. In questo sentiero c’era un bivio. Prima di iniziare a salire abbiamo avvertito la mamma di un nostro amico e le abbiamo chiesto di aspettarci. Arrivate sopra faceva anche un po’ freddino, ma con il nostro folto pelo quasi non lo sentivamo. Dopo aver osservato il panorama abbiamo deciso di tornare giù. Mentre scendevamo abbiamo incontrato mio cugino che ci ha fatto prendere paura, e poi è corso giù. Quindi abbiamo deciso di risalire. Era passato un bel po’ di tempo ed ho deciso di scendere a vedere se la mamma del nostro amico era ancora lì giù mentre Cookie era su a cantare. La mamma del nostro amico se n’era andata, quindi ho iniziato a chiamare Cookie avvertendola di scendere. Lei cantando a squarciagolab non sentiva la mia voce, alla fine sono dovuta risalire un po’ e le ho spiegato che non c’era più nessuno. Lei tutta tranquilla mi ha risposto che ci saremmo create una tana e avremmo passato la notte lì. Io non ne volevo sapere così l’ho convinta a scendere. Come se non bastasse, al bivio non ci ricordavamo più qual’era la strada corretta. Abbiamo provato quella a destra e siamo arrivate al cancello da cui eravamo entrate. Tutte tranquille abbiamo aperto ma… Ci avevano chiuse dentro! Abbiamo pensato che avessero chiuso il parco, ma c’era ancora il sole e sembrava troppo presto. Non avevamo i telefoni e non c’era campo… Abbiamo iniziato achiamare qualcuno ma non passava anima viva. Finalmente è arrivato un signore, che dopo la nostra spiegazione sull’accaduto, non voleva aprirci il cancello. Per fortuna, dopo cinque minuti di supplica, ci ha aperto anche se molto titubante. Appena uscite abbiamo pensato a ritrovare il nostro gruppo, quando da dietro gli alberi sono spuntati mia mamma, mio cugino e mio zio… Non vi dico la rabbia.
Anche in giro sembriamo due matte. Oltre a Cookie che non la batte nessuno ho anche molte altre amiche…
Ti terrò aggiornato, Askis.