Caro diario,
ciaooo, è da tanto che non ti scrivo,
oggi ti racconterò la gita più bella e strana che abbia mai fatto. Tutto iniziò venerdì quando il professore entrò in classe tutto allegro e pinpante e ci comunicò che il mercoledì seguente saremo andati in gita. Sui volti di tutti noi si accese un sorriso che avrebbe potuto illuminare tutta la scuola. Dopo che il prof. ci consegno le autorizzazioni ,che consegnammo a tempo record il lunedì successivo, ci spiegò che la gita sarebbe durata un giorno e che saremmo andati alla corte di re Artù (ora le nostre facce sembravano un mix tra stupore e incredulità, però era proprio così). Il lunedì successivo eravamo tutti emozionati, ma non capivamo come avremmo fatto a raggiungere la Bretagna del XII secolo. Il mercoledì ci trovavamo tutti davanti alla scuola, con i nostri zainetti in spalla e pronti a partire. All’interno dello scuolabus sembrava di essere in uno zoo, c’erano cuccioli che cantavano a squarcia gola e battevano contro i sedili e cuccioli spaventati che mordicchiavano i sedili. Arrivati a destinazione scendemmo tutti dallo scuolabus e ci scambiammo sguardi preoccupati. Ci trovavamo in una specie di stazione. Davanti a noi c’era un treno molto lungo con tante vagoni che sbuffava fumo dalla canna fumaria. Salimmo nel nostro vagone e subito partimmo. Dai finestrini si vedeva un lungo tunnel che sembrava infinito. Passato il tunnel ci fu una luce accecante e poi eccoci arrivati in Bretagna. Scesi dal vagone ci dirigemmo verso il castello di re Artù. Eravamo tutti stupiti da quell’ambiente, la gente si vestiva in modo diverso, i bambini giocava e parlavano tra loro, altro che 2020, lì si respirava un aria di amicizia, e di biscotti. Davanti alle meravigliose porte del castello ci aspettava la regina Ginevra, con il suo lungo vestito rosa e la sua acconciatura con i fiori. Ci fece entrare nel castello e Morgana ci offrì dei paninetti al cervo. Ci sedemmo sulle numerose panchine presenti nell’atrio del castello. Finita la merenda iniziò il giro per il castello. Per prima prima cosa abbiamo visitato la stanza del Trono, era bellissima, poi ci siamo spostati nella sala della tavola rotonda, quasi quasi ci volevamo sedere ma era vietato soprattutto nel posto alla del re, poi ci diriggemmo verso la cappella, che aveva delle meravigliose vetrate. Visitammo tutto il castello, era veramente bellissimo. Per ultima stanza abbiamo visitato la sala dei banchetti dove ci aspettava una tavola imbandita con tante cosine buone cucinateper noi, da leccarsi i baffi. Finito il pranzo Ginevra è dovuta andare quindi abbiamo fatto un giro della città con Merlino. La città era totalmente diversa da quella a cui siamo abituati oggi. Come ultima attività siamo andati a vedere i cavalieri Lancilotto, Perceval, Galahab e ovviamente re Artù mentre si allenavano Finita l’esibizione abbiamo salutato tutti e ci siamo diretti verso il treno. Durante il ritorno, che è stato brevissimo abbiamo pensato a come sarebbe stato il nostro vestito se avessimo vissuto a quel tempo. E’ stata una gita bellissima, molto interessante e che mi ha fatto riflettere.
Spero che ci saranno altre gite così. Mi sono divertita molto.
A presto e saluti a tutti i mie amici, spero di vedervi presto.
P.S. La barzelletta di oggi è: ” Sapete qual’è il colmo per un dentista? ……….. Fare lavori che lasciano a bocca aperta”