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I BAMBINI DELLA CASCINA- Crescere tra le due guerre

TITOLO= I bambini della cascina-crescere tra le due guerre

AUTORE= Mario Lodi

CASA EDITRICE= Marsilio editori

GENERE= Guerra

ANNO= 1999

 

 

TRAMA

Il protagonista Bepi, riceve una chamata dall’ospedale, dove il suo migliore amico d’infanzia, Natalino, era morto. Lui si recò immediatamente in ospedale, vide Natalino disteso sul letto. Gli strinse la mano e ripercorse tutti i omenti vissuti insieme alla cascina Lazzaretto. Si ricordò del burattinaio che vene a fare uno spettacolo con Fagiolino, Sandrone e l’avvocato, i protagonisti dello spettacolo. Era la prima volta che assisteva a uno spettacolo di burattini e per questo fu dedicato a lui lo spettacolo. Racontò di Biget, un vechio che raccontava storie  ai bimbi della cascina, una sera raccontò la storia di mago Merlino e di re Artù. Parlò del gioco preferito di tutti i ragazzi e bambini quando era inverno, ovvero andare alle cave, un posto dove c’erano un sacco di buche grandi scavate per alzare gli argini, dove l’acqua si ghiacciava e loro andavano a pattinare. Un giorno il ghiaccio si ruppe e Natalino cadde nel’acqua gelida, lo portarono immediatamente da sua madre che lo mise davanti al camino con una coperta. Raccontò del giorno che venne trovato uno sciame nel vigneto. Accesero un focolare lo misero sotto e aspettarono che le api entrassero nell’arnia, per fare poi il miele. Un giorno si udì ” donne, è arrivato l’imbroglione, stracci vecchi, fondi di botte, pere cotte!”. Natalino gli corse in contro e ne prese una la fece assaggiare a Bepi ma non gli piacevano. Lo stesso giorno arrivarono pure i venditori di maiali e tutti i padri ne presero uno. Un giorno arrivarono due militi in motocicletta e chiesro a baroli se negli ultimi giorni avesse aggiustato una bicicletta lui rispose di si e li dissero che furono trovate dei cartelloni contro il duce ma per fortuna fu incolpevole ma il signor Calisto, proprietario della cascina, disse che non voleva che si facesse politica nella sua cascina. La guerra dei casotti iniziò con Bepi, Natalino e un loro amico che si costruirono una tana tra le balle di fieno che poi venne distrutta. Un giorno trovarono un posto segreto tra dei rovi di fianco al fiume, a loro tre si unirono anche Vasco, Baldo e Attilio. Un pomeriggio trovarono la loro base distrutta e iniziò così la “guerra” tra loro e altri ragazzi del paese, venne organizzata una battaglia quella decisiva che però non si fece. Bepi sopravvisse alla guerra vera unendosi con un gruppo di partigiani, Natalino fu deportato in un campo di concentramento nazista ma sopravvisse, Paolo e Luigino, due fratelli amici della cascina, morirono in uno scontro tra partigani e tedeschi, Attilio morì in Russia, Vasco andò in Africa e non tornò più e Baldo giace in un abisso nel suo sottomarino. E la cascina diventò un deposito per trattori e macchine agricole.

P.S.

Non lo consiglio per chi vuole leggere un libro di guerra, perchè di guerra non c’è niente apparte la finefrown

danair