Titolo: “Downsiders”

Autore: Neal Shusterman

Editore: Piemme

Genere: Fantasy

Trama:

Non sempre le cose sono come le conosciamo; a New York per esempio, nel sottosuolo vive un popolo, gli “Oscuri”. Essi hanno scelto di vivere senza vedere mai la calorosa e luccicante luce del Sole. Ma sarà per sempre così?

Un giorno Lindsay Matthias atterò a New York dopo che sua madre la scaricò al padre per il resto della sua vita. I genitori erano separati, ma entrambi avevano sempre molto lavoro da fare perciò non riuscivano ad essere molto presenti nella vita dei figli. Così Lindsay passava il suo tempo tra scuola, bibioteca e il suo fratellastro Todd, che odiava. A Capodanno, quel viziato di suo fratello, decise di fare un’immensa festa in casa.

Tutto proseguiva tranquillamente, anche troppo; così Lindsay si era recata in camera sua a guardare la tv, finchè uno strano ragazzo sbucò dall’armadio.  Presa dallo spavento urlò, lo buttò  a terra con delle mosse di judo che conosceva bene e le spruzzò dello sprai al peperoncino. Il ragazzo si sentiva morire, sapeva che entrare nella casa di una “Solare” sarebbe stato pericoloso, infatti si era preparato per ogni evenienza, ma quella era un’arma mai vista fino ad ora. Si contorse dal dolore, era davvero insopportabile, finchè la ragazza sentitosi in colpa, le diede dell’acqua e un asciugamano. Lo sconosciuto si lavò gli occhi e solo dopo scoprì d’essere incatenato. La polizia stava arrivando ad arrestare quel strano e sconosciuto ragazzo, finchè codesto non le chiese se poteva dargli delle medicine per sua sorella. La ragazza ci pensò un pò su; poi andò in bagno, prese le medicine, le diede al ragazzo che liberò; non sapeva il perchè, ma sentiva che era la giusta cosa da fare.

 Giorni dopo, nel mentre che attraversava la strada cadde all’interno di un tombino. Si sentiva molto spaventata dalla cosa, ma non appena vide due occhi si tranquillizzò. Capì che era Artiglio, il ragazzo dell’armadio. Parlarono un po’ insieme, per poi fare una cosa alquanto strana e sbagliata, si addentrarono nel “Mondo di Sotto”. Artiglio sapeva che quello che stava facendo era punibile con la condanna a morte, a lui però questo non interessava. Dopo varie avventure avvenute in quel strano mondo, tutt’altro dal nostro, Lindsay risalì in superficie.

 I giorni passavano ma di Artiglio non se ne sapeva più nulla, da quell’avventura  tra gli “Oscuri” dello strano ragazzo non c’erano più tracce, nessuno la fissava più dai tombini, non sentiva più il suo nome provenire da qualche tubatura e questo fece preocuppare molto Lindsay. Nel sottosuolo, nel mentre si stava per scontare una pena di morte di un ragazzo che aveva portato una “Solare” nel “Mondo di Sotto”, era Artiglio. Pronto per morire, entrò all’interno della “Tubatura dei morti” dove grazie ad una leva, codesto sprofondò. Sentiva l’acqua gelata impossesarsi di lui, era pronto, avrebbe lasciato lì quel corpo, la sua anima sarebbe andata in posto migliore, almeno così credeva. Infatti, si risvegliò su un lettino, alla luce del Sole,  ed appena Artiglio capì la sua sorte si diresse a casa di Lindsay. Una volta dopo aver parlato, considerato e confontato le loro idee; Artiglio ritornò nel “Mondo di Sotto”.

Quando arrivò, fu trattato come un pazzo e portato all’interno delle “Pareti Soffici”, un posto per matti. Dall’altra parte, Lindsay era in biblioteca, alla ricerca di fonti per far scoprire la dura verità di quel mondo nel sottosuolo. Una volta trovata e scoperta, non perse tempo per andare a trovare Artiglio. Quando fu il momento della scoperta del reale , di quello che si celava dietro a quel mucchio di fandonie ripetute costantemente dal popolo degli  “Oscuri” sulle loro origini. Nel mentre che il ragazzo capiva la verità, la sua testa andava in completa confusione senza neanche accorgersi che si stava divoncoldando per la stanza. Aveva deciso. Il “Mondo di Sopra” non avrebbe più avuto contatti con il “Mondo di Sotto”, così fece esplodere la parte di mondo dove i “Solari” stavano scavando. Dopo quell’atto tutti gli furono riconoscenti, ed Artiglio diventò un “Amatissimo” ovvero la più potente carica tra gli “Oscuri”. 

Una settimana dopo, o forse due, Lindsay fu portata dal suo amico in un posto, molto strano, che non sembrava appartenere al sottosuolo. Arrivati alla fine di quel percoso, la ragazza vide la “Meraviglia”, un nuovo mondo. Infatti, dopo aver distrutto metà del proprio mondo per non entrare in contatto con i “Solari”, gli “Oscuri” decisero di vivere nei vecchi grattacieli inutilizzati. Decisero anche di chiamarsi con un nuovo nome, i “Celesti”. Infondo anche ora vivevano in un mondo col soffitto. 

Chissà, forse esistono anche gli “Stellari”, al di sopra di quel cielo.

Chi erano loro per dubitare di quella possibilità?

Giudizio:

Questo libro è stato veramente carino ed interessante. Dopo aver finito di leggerlo, mi sono sentita quasi un vuoto, perchè il racconto ti lascia con un vuoto. Forse è vero che sotto o sopra di noi possano esistere nuovi mondi, no?

Lion