Cari amici cuccioli, oggi volevo raccontarvi una storia molto interessante che mi ha colpito molto.

Era una bella serata a Hogsmeade, su sulle Alpi, era la “Sera delle luci”. Quel giorno si festaggiava il ritorno di un quadro molto importatante per gli abitanti, “Il Quiddict” (La Vita). Un quadro che raffigurava un sole con tutta la città di Hosmeade; per questo la festa si chiamava così. Di solito durante questa serata c’erano molti fuochi d’artificio. Ormai era da secoli che andava tutto per il senso giusto. Ma non oggi. Tutti gli abitanti aspettando i fuochi, parlavano,ballavano e i bambini giocavano. Poi nel momento più atteso si videro delle persone accendere degli aggeggi…. a si i fuochi d’artificio! Piano, piano con cautela i fuochi stavano per partire quando, il Signor Weasley (un ragazzo di vent’anni, rosso, con due bei occhi verdi). Scivolò nelle corde dei fuochi e come potete immaginare, non fece una bella fine. Fece due capriole, tre giri della morte, chiedendo aiuto. Tutta la folla lo sentì, sopratutto il suo migliore amico Potter; (un vigile del fuoco, vent’anni, moro, con degli occhi color ghiaccio). Lo vide volare sù nel cielo; chiamò tuttta la sua squadra per salvarlo, ormai era troppo tardi. Il fuoco d’artificio era scoppiato e Weasley era steso a terra immobile. Tutta la folla lo circondò, osservandolo con disperazione; poi Potter, con la sua squadra si fecero strada e lo videro. Potter con gli occhi lucidi, cercò di rianimarlo per diverse ore. Quando il suo capo Malfoy, gli disse che non c’era nulla da fare; Potter gridò come nessun altro sarebbe stato capace. Fecero tornare a casa tutti, Potter in lacrime cercando il perchè lui non c’è l’avesse fatta a salvarlo. Quella notte non riuscì a dormire; aveva solo quella scena in mente, la scena della morte del suo migliore amico. Il giorno dopo non si presentò a lavoro, neanche il giorno seguente, neanche il giorno seguente ancora; non si presentò a lavoro per settimane. I suoi amici preocupati si presentarono a casa sua. Suonarono il campanello, nessuno rispose.La sua amica Granger (castana, vent’anni, con gli occhi color nocciola); urlò il suo nome e il cancello si aprì. Entrarono e anche la porta si aprì. Videro una casa distutta dal dolore. Tutti i mobili erano sfasciati ed le pareti erano piene di segni di nocche. Arrivarono nella sua stanza, trovarono lui, disteso sul letto. Con le mani deboli e una fitta barba non fatta da giorni. Era lì che fissava il vuoto. Cercarono di parlarli, ma lui rimase impassibile. Lo sedettero sul letto cercando di farlo ridere, ma niente. Ad un certo punto, i suoi amici abbatuti stavano per uscire, quando Potter gli fece segno di restare. Insieme parlarono,risero e si divertirono. Dopo diverse ore i suoi amici ritornarono a casa; lui più felice di quanto fosse prima, riuscì a dormire.  Il giorno dopo tornò a lavoro con il sorriso; perchè aveva capito che non era colpa sua e per tutto l’impegno che ci aveva messo, non sarebbe stato capace a salvarlo. Una settimana più tardi, tutti i suoi amici si ripresentarono a casa sua e gli regalarono un viaggio da fare tutti insieme alle Maldive!✈ Stenteva a crederci! Non vedeva l’ora! Dopo un mese partirono, salutarono tutti , e presero l’aereo……………….. ed incominciò il viaggio. Arrivati a destinazione, si fermarono in aereoporto, a prendere un po’ di souvenir e fare pipì. Arrivarono al vilaggio, e Potter incontrò una bellissima ragazza di nome Luna, (bionda,anche lei vent’anni,con degli occhi color mare). Fecero amicizia e trovarono molte cose in comune, anche lei aveva subito un lutto da poco. Poi una sera ci fù uno sguardo……..………………….un bacio. Tutti quanti alla fine tornarono a casa. Hogsmeade. Tutti, sopratutto Potter e Luna, innamorati più che mai.

                                         Spero che questa storia vi piaccia, al più presto. Saluti.

Lion