Era un giovedì normalissimo, mi trovavo nel mio giardino e stavo giocando con il mio videogame; avevo appena vinto uno scontro tra i robot e gli umani che subito dopo mi misi a provare un altro videogame tra i robot e gli animali, quando mi ricordai che a soli 6 anni feci la richiesta a mia madre di regalarmi un cane. Fin che continuavo a giocare a questo gioco sentii suonare alla porta.
“Vai te ad aprire!” mi disse mio padre.
“Ok” gli risposi io.
Attraversai tutta la casa e arrivai all’entrata; aperta la porta mi ritrovai davanti mia madre al ritorno da un lungo viaggio di lavoro. La riconobbi subito dalla sua chioma marrone e gli occhi azzurri/verdi. Le andai in braccio e l’abbracciai forte; lei mi strinse la treccia di capelli arancioni che avevo:
“sei felice di vedermi?” mi disse.
“Si” gli risposi.
Andammo dentro casa e nel frattempo arrivò anche mio padre. Iniziammo a parlare un po’ del suo viaggio seduti sul divano davanti al camino. Parlammo per un po’ fin quando mia madre mi disse:
“ho un regalo per te!”,
tirò fuori una scatola molto grande e in quel momento la mia curiosità arrivò alle stelle.
“Aprilo che aspetti? disse mia madre.
La mia curiosità mi impedì di aspettare ancora. Aprii il regalo e un cucciolo di cane bianco mi saltò addosso leccandomi la faccia.
“ Ti piace?” mi chiese mio padre.
“Certo che mi piace, lo adoro” gli risposi.
Abbracciai mia madre e mio padre. In quel momento la mia felicità era immensa; a volte penso che la miglior soluzione è la pazienza e il saper aspettare.
Pandina