Titolo:Harry Potter e la pietra filosofale
Autore:J. K. Rowling
Casa editrice :Salani editore
Genere :fantastico avventura
Trama :
La storia inizia con l’arrivo di un bambino alla casa 4 di Privet Drive.
Era orfano e allora avevano affidato il bambino a gli unici parenti rimasti i Dursley che avevano un figlio grande più o meno come Harry di nome Dudley.
Passarono gli anni Harry e Dudley crebbero.
Era una solita mattina Harry viene svegliato da i passi di Dudley che percorevano gli scalini Harry viveva in un sotto scala, Petunia la zia di Harry gli disse di preparare la colazione, suonarono il campanello. Lo zio di Harry gli disse di andare a vedere, era arrivata la posta Harry si mise a guardarla c’erano due lettere per suo zio e una con scritto: Signor H. Potter Ripostiglio del sottoscala 4, Privet Drive Littel Whinging Surrey .
La busta era spessa e pesante, di pergamena giallastra, e l’indirizzo era scritto con inchiostro verde smeraldo, non c’era francobollo. Girando la busta, Harry vide un sigillo di ceralacca color porpora con uno stemma. Un leone, un corvo, un tasso e un serpente intorno a una grossa H.
Dudley vide Harry leggere una lettera e gliela strappo dalle mani e la lesse chi mai dovrebbe scriverti!
Dudley voleva leggere la lettera ma suo papà gli butto fuori dall’ingresso della cucina Harry voleva arrivare alla fessura prima di Dudley.
Arrivò prima Dudley Harry cercò di spostarlo ma non ci riuscì dato che era pesante.
Lo zio e la zia di Harry erano preoccupati loro sapevano che… Harry proveniva da una famiglia di maghi. Petunia diceva che sua sorella la madre di Harry era una pazza strampalata.
Erano in ansia non sapevano cosa fare anche perchè quando hanno ricevuto Harry hanno giurato di non fargli percorrere la stessa strada dei suoi genitori, lo zio butto la lettere nel fuoco per distruggerla.
Il giorno dopo lo zio gli disse che era ora di cambiare stanza a casa dei Dursley c’erano quattro stanze una per lo zio Vernon e la zia Petunia una per gli ospiti, una dove Dudley dormiva e un’altra dove Dudley teneva i suoi giocattoli, si trasferì nella camera dei giocattoli.
Dudley si lamentava che non voleva Harry nella sua vecchia camera.
Harry scese per andare a fare colazione era arrivata la posta Vernon per essere gentile con Harry, chiese a Dudley di prendere la posta Dudley trovò un’altra lettera c’era scritto: H. Potter, cameretta, 4 Privet Drive….
Zio Vernon stupito balzò dalla sedia e si precipito all’ingresso con Harry alle calcagna Vernon dovette lottare e atterrare Dudley, lo zio si alzò con la lettera di Harry stretta in mano la mattina seguente le lettere arrivarono dalle fessure dalle finestre e dalla fessura della porta Vernon rimase a casa per bruciare tutte, Harry non riuscì a prenderne neanche una.
Vernon era felice perché la giornata seguente era domenica, le poste erano chiuse.
Si era seduto nella sua poltrona felice e contento ma un attimo dopo dalla cappa del camino arrivarono trenta o quaranta lettere Harry cerco di prenderne una Vernon prese Harry e lo butto fuori casa, Petunia e Dudley scapparono verso l’ingresso e uscirono. Vernon decise di fare le valigie e di partire presero la macchina e partirono per l’autostrada arrivarono ad l hotel Railview Hotel Cokeworth stanza 117 andarono a fare colazione la proprietaria Del hotel andò da loro e gli chiese se c’era un certo Signor Potter e gli fece vedere una lettera con scritto : Signor H. Potter stanza 117 Railview Hotel Cokeworth.
Vernon decise di partire parcheggio la macchina prese una barca, arrivarono ad una catapecchia immezzo al mare era sporca e fredda.
La schiuma delle onde schizzava sulle pareti entrarono dentro l’interno era orribile.
Vernon era di ottimo umore pensava che Nessuno gli avrebbe mai raggiunto per consegnarli la posta c’era una stanza per gli zii, Dudley invece dormiva sul divano rosicchiato da tremiti e Harry dormiva per terra Harry guardo l’orologio di Dudley mancavano pochi minuti per il compleanno di Harry i Dursley stavano dormendo.
Cinque… Quattro…. Tre…. Due….. Uno
La catapecchia fu scossa da un brivido Harry fisso la porta fuori c’era qualcuno che voleva entrare.
Zio Vernon si alzo e prese un fucile, la porta venne colpita sulla soglia c’era un uomo gigante, aveva il volto coperto da una folta barba.
Il gigante venne verso di Harry, zio Vernon gli fece cenno di uscire. Il gigante gli tolse il fucile dalle mani e fece un nodo con facilità come se fosse di gomma.
Il gigante tiro fuori da una tasca una torta con scritto : Buon compleanno Harry
Harry gli chiese chi era, il gigante si presento si chiamava Rubeus Hagrid era il custode delle chiavi di Hogwarts.
Hagrid disse a Harry che era un mago e Harry sbalordito gli chiese scusa, Harry non sapeva niente di niente neanche come erano morti veramente i suoi genitori Hagrid era arrabbiato e infastidito LUI NON SA NIENTE?. Harry i tuoi genitori sono morti per colpa di tu-sai-chi Harry non sapeva chi fosse, Hagrid disse a Harry che era un mago malvagio che ha ucciso un sacco di maghi. Lui ha ucciso i tuoi genitori a provato ad uccidere anche te ma non c’è riuscito.
Hagrid tiro fuori dalla tasca la lettera solo che questa volta c’era scritto: Signor Potter H., piano terra, catapecchia sullo scoglio, mare.
Harry lesse la lettera c’era scritto tutto il necessario per entrare alla scuola di Hogwarts.
Zio Vernon voleva proibire a Harry di andarci Hagrid gli tappo la bocca, prese carta e penna e scrisse al direttore Albus Silente dicendogli che Harry era con lui. Ed il giorno dopo sarebbero partiti per Diagon Alley.
Arrivarono ad un pub, entrarono, tutti conoscevano Hagrid.
Il barman guardo Harry e nel pub cadde d’un tratto il silenzio. MA QUELLO È HARRY POTTER.
Harry strinse mani a non finire. Il professor Raptor si fece avanti un vero piacere Potter.
Uscirono dal pub e andarono a comprare tutto il necessario libri bacchetta….
Hagrid disse a Harry che doveva andare a fare una commissione.
Hagrid torno da Harry con una sorpresa era un gufo Harry decise di chiamarla Edvige.
Era tornato a casa con i suoi zii, loro avevano paura di Harry, Dudley aveva paura di stare con lui nella stessa stanza, Petunia e Vernon non gli rivolgevano la parola.
Harry aspettava da giorni la fine di agosto così a settembre avrebbe iniziato ad andare ad Hogwarts.
L’ultimo giorno di agosto Harry ritenne opportuno dire agli zii che il giorno dopo doveva recarsi alla stazione di King’s Cross.
Zio Vernon accetto perché doveva andare a Londra per degli impegni.
Il giorno dopo Harry si sveglio prima dei Dursley per l’eccitazione si preparo con la sua valigia e la gabbia di Edvige.
Arrivato alla stazione Harry non trovo il binario nove e tre quarti, vide una famiglia dai capelli color carota, una signora grassotella aiuto Harry ad raggiungere il binario doveva attraversare un muro.
Harry era stupito prese la rincorsa ed arrivo al binario.
Salirono sul treno Ron il fratello minore della stessa età di Harry si mise a sedere vicino a lui.
Harry aveva appena conosciuto i suoi futuri migliori amici,Ron ed Hermione.
La scuola era mistata con le casate :Grifondoro, serpeverde, corvonero, tassorosso.
Le casate venivano scelte da un cappello parlante.
C’erano due professori che odiavano Harry uno era il professor Piton l’altro, era il professor Raptor.
Una notte Harry, Ron ed Hermione si avventurano in una stanza c’era un cane a tre teste che costudiva una botola che conteneva la pietra filosofale.
Il giorno dopo Albus Silente fece una comunicazione agli alunni c’era qualcuno che aveva tentato di rubare la pietra filosofale.
Harry, Ron ed Hermione avevano il primo sospetto il professor Piton che odiava Harry.
Alla fine Raptor aveva una doppia faccia lui era Voldemort cioè Tu-sai-chi, Voldemort voleva convincere Harry a fargli dare la pietra filosofale.
Appena Raptor tocco il ragazzo si polverizzo liberando l’anima di Voldemort.
Harry, finita la scuola torno a casa dei suoi zii. Che avevano paura di lui adesso che aveva frequentato la scuola di maghi.
Spero che vi sia piaciuto.
Raja