AUTORE: Erri de Luca
ANNO: Novembre 2009
GENERE; Narrativa
PROTAGONISTI: I cervi, l’uomo rè del branco, la madre, la sorella ed il fratello cervo
COLLANA: Gian Giacomo Feltrinelli
Caro diario, oggi ti racconterò di un bellissimo libro che holetto nel mese di Agosto.
La madre era stata abbattuta dal cacciatore.
Nelle sue narici di cucciolo si conficcò l’odore dell’uomo e della polvere da sparo.
Orfano insieme alla sorella, senza un branco vicino, imparò da solo.
Sua sorella fu presa da un’aquila in un giorno di inverno.
Lei si accorse che stava sospesa su di loro, isolati su un pascolo a sud, dove resisteva un pò di erba ingiallita.
Per uno di loro due non c’era scampo. Sua sorella si lanciò a favore dell’aquila e fù presa.
Rimasto solo, crebbe senza freno e compagnia.
Quando fu pronto andò all’incontro con il primo branco, sfidò il maschio dominante e vinse.
Divenne rè in un giorno e in duello.
I camosci non vanno a fondo con gli scontri stabiliscono il vincitore ai primi colpi.
Il giorno del duello c’era sopra di loro il magnifico cielo di Novembre e la terra zolle di neve fresca.
Invece le femmine vanno in estro priva dell’inverno e mettono al mondo i figli in piena primavera.
Il giovane maschio solitario avanzò, battè zoccolo a terra e soffiò secco. Lo scontro fù violento a breve.
Successivamente l’uomo arrivò sul campo ma, il branco era ancora vicino da guardare, li venne uno spunto in gola e l’acqua al naso mentre gli occhi si erano appannati. Il ladro di vita dominava tutti.
In montagna esistono alberi eroi, piantati sopra il vuoto, medaglie sopra il petto di strapiombi.
Salgo ogni estate in vista a uno di loro. Prima di andare via monto a cavallo del suo braccio nel vuoto, lo abbraccio e lo ringraziò.