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Recensioni a cura degli alunni della scuola media

Un gatto non è un cuscino

Ciao a tutti, oggi vi racconterò il secondo libro che ho letto, si chiama un gatto non è un cuscino.

il libro racconta di un gatto nato in un fienile. Ha una macchia bianca sul petto, quattro zampette candite, sotto l’occhio sinistro ha una macchia bianca e il resto è nero. Lui aveva quattro fratellini e la sua mamma perchè il suo papa non lo ha mai conosciuto. Queto gattino ebbe molti nomi nell corso della sua vita e il primo fu miciomiao, quando ancora abitava nel fienile. Poi un giorno una famiglia venne a prenderlo con una una cesta di pane gigante, e lo portò a casa e da quel momento il suo nome fu Samuele per le prime settimane fù abbastanza felice anche se sentiva la mancanza dei suoi fratellini e la sua mamma; ma dopo arrivò l’inferno, quella famiglia era composta da papà, mamma, figlio maggiore e figlio minore, e il figlio minore era una peste, lo stritolava, lo tirava, insomma era fastidiosissimo. dopo qualche settimana se ne andò di lì perche la signora non ne poteva più di lui perchè sporcava in giro e visto che non aveva ne una lettiera ne un giardino faceva i suoi bisogni nei vasi, e se ne andò. Andò da una signora vecchia e grassa, la madre della signora, e lei gli diede il nome di Muccibù, lei era molto gentile e gli dava sempre cibo così diventò ciccionissimo, ma la vecchia grassa dopo qualche settimana morì per la sua vecchiaia. E così andò da un ragazzo giovane e il ragazzo lo chiamo Cicciobomba per il suo peso ma non riamse cicciobomba per molto perchè il ragazzo fece diventare il gatto nella sua forma ideale, e dopo qualche settimana arrvò una ragazza a vivere dal ragazzo. Ma cicciobomba aveva bisogno marchiare il territorio con la sua urina e questo lo fece pure dentro la casa, ma la ragazza non ne poteva più di pulire e così disse al ragazzo dobbiamo castrare cicciobomba, ma il ragzzo disse no! e la ragzza disse o lo castriamo o me ne vado e così la ragazza portò cicciobomba dal veterinario ma cicciobomba non appena ebbe l’occasione di fuggire lo fece. La ragazza rimase a cercare cicciobomba per molto ma un signore gli disse i gatti sanno sempre tornare a casa se ne hanno davvero bisogno, ma cicciobomba non tornò più perche decise di diventare un gatto libero, senza nome, anche se fù stata una scelta molto difficile ma la prese e così cicciobomba fù un gatto libero e nessuno lo vide più.

   EDITORE:Christine Nostlinger    CASA EDITRICE:Il battello a vampore