Archivi categoria: Un testo per ridere

testi umoristici degli alunni della scuola media

Un mondo al contrario

Furono le 7.00 della mattina e Arcibalda si svegliò per andare a scuola. Come tutti i giorni, si lavò, si vestì e scese per fare colazione con i suoi genitori. Ma quando fu alla fine delle scale, gli trovò a testa in giù. Camminnavano con le mani, con le gambe per aria! Allora gli chiese: "Ma che cosa state facendo?!?!" e loro le risposero: " colazione, cara. Dai, su, siediti con noi." Si siese di fronte a loro. Gli guardava stranamente. E loro guardavano stranamente lei.

Nella stanza c'era un silenzio. Fino a quando sua mamma le chiese: " Come fai?"

e Arcibalda: "Come faccio a fare che cosa?" 

la mamma:" A camminare con i piedi. Come fai?"

Arcibalda: "Che!!??!!… Come fate voi a camminare con le mani?… insomma… guardatevi… avete la faccia tutta rossa, tra un po' vi esplode…"

il papà la interrompe dicendole:" Arcibalda ma che cosa stai dicen…"

Arcibalda : "Lascia stare, non importa… ora devo andare a scuola…c…ciao…"   e se ne andò.

Appena uscì di casa, vide che tutte le persone camminavano con le mani e in più al contrario. Notò che i cani camminavano su due zampe, le persone che pedalavano con le mani, che guidavano le macchine con i piedi… cose stranissime.

Poi capì che era un mondo al contrario: camminavano con le mani, mangiavano con i piedi, mangiavano cose schifose che però per loro erano cose buone.

Quando arrivò a scuola, tutti la guardavano a bocca aperta. E lei guardava a bocca aperta loro.

Passarono un po' di anni, e lei si abituò a questo mondo al contrario. 

Arrivò il giorno del suo diciottesimo compleanno e, per quella occasione, voleva dare una festa. Ma voleva cucinare lei, perchè in tutti questi anni aveva sempre mangiato cosa schifose. Invitò tutta la scuola. Aveva preparato 50 pizze, 50 kebab, 10 ciotole di patatine fritte, comprato 20 scatole di bibite. Il profumo si sparse per tutto il mondo. Quando arrivarono i suoi amici, mangiarono tutto. 

Arcibalda aveva appena iniziato a camminare con le mani quando… si svegliò. Era tutto un sogno. Un sogno stranissimo. 

                                                                                                                                                 Allegra