Ragazzi in Guerra

Titolo: Ragazzi in Guerra             

Autore: Leda Luise Guzzo

Casa Editrice: Tredieci

Collana: Fenice

Genere: Romanzo Storico

 

Trama:

Clara e Guido erano due ragazzi undicenni che vivevano a Napoli nel 1943, quando era in atto la seconda guerra mondiale che vedeva combattere Germania, Austria e Giappone contro Inghilterra, Italia, Francia e Stati Uniti.

Clara e Guido vivevano entrambi nello stesso palazzo ed erano migliori amici. I due ragazzi, seppur abituati a convivere con allarmi, bombe e sparatorie riuscivano a trovare un po’ di divertiventimento giocando con il loro cane Nerino.

Visto che i bombardamenti tedeschi aumentavano ogni giorno, restare nelle grandi città come Napoli era molto rischioso, così i genitori di Clara decisero di mandarla nel lontano ma più sicuro Veneto, dove vivevano nonni e zii in una fattoria sperduta, in un paesino di campagna.

Clara era molto triste all’idea di lasciare la sua casa, i suoi genitori, il suo amico Guido e il cane Nerino ma, nonostante le sue richieste di restare, dovette partire. Una settimana dopo si trovava già in treno, da sola, pronta ad affrontare un viaggio molto impegnativo e lungo per cercare di scampare alla guerra.

Dopo ben quattro giorni di viaggio, arrivò nella fattoria dei nonni. Clara si aspettava di trovare una situazione tranquilla ma, dopo poco, si rese conto che l’odore della guerra si respirava intensamente anche lì, seppur per altri motivi.

Infatti nel nord Italia c’erano molti Partigiani, persone che si ribellavano alla guerra impegnandosi a sconfiggere i tedeschi e riconsegnare la libertà agli italiani. Questa situazione creava un clima di tensione e difficoltà diverso da quello che Clara aveva lasciato a Napoli ma altrettanto difficile da sopportare.

I mesi passarono tutti uguali ma, fortunatamente, ad un certo punto ci fu una svolta della guerra: gli americani alleati sbarcarono in Sicilia nel 1944 e liberarono tutto il sud italia dai tedeschi, arrivando fino a Napoli, dove grazie alla furbizia dei napoletani ed al merito di Guido avvisò tutti dell’arrivo dei nemici, i tedeschi furono sconfitti ngli stretti quartieri spagnoli.

Nel nord Italia i fiumi di sangue dei partigiani che combattevano fino all’ultimo respiro per la patria non furono versati invano, infatti nel 1945 i tedeschi furono scacciati via, liberando anche i territori dove si era trasferita Clara.

Dopo due anni Clara riuscì a tornare a casa, a Napoli, dove non trovò più la sua casa perchè era stata bombardata e nemmeno il cane Nerino, che era morto. Ad accoglierla c’era comunque la sua famiglia, con una nuova piccola sorellina che non avava ancora mai conosciuto e la rese felice ritrovare dopo tanto tempo il suo amico Guido, con il quale si confidò e a cui raccontò tutte le avventure che aveva passato a casa dei nonni.

Quando la guerra era conclusa già da un po’ di tempo, Clara e Guido si resero conto di non aver ancora ripreso la vita normale perchè non si ricordavano più come si viveva in periodo di pace, e questo non permetteva loro di vivere sereni.

Questo libro mi è piaciuto molto perchè racconta una storia realmente accaduta e mi ha appasionato molto. Inoltre l’ho trovato adattabile per certi versi alla situazione di questi ultimi anni: anche alle persone di adesso può capitare una situazione simile a quella di Clara e Guido, cioè non ricordarsi come si viveva normalmente quando questa pandemia sarà finita.

 

 

 

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