Caro diario,
sono Nixa e oggi farò la recensione del libro “Il mistero della piramide di formaggio”
Titolo: Il mistero della piramide di formaggio
Casa Editrice: Piemme
Scrittore: Geronimo Stilton
Anno di pubblicazione: 3 Novembre 2009
Luogo:
Protagonista: Geronimo Stilton
Trama:
Un giorno Geronimo arrivò al lavoro dove l’aspettava suo nonno (Torquato). Suo nonno disse a Geronimo che doveva risparmiare e vendette Le cose essenziali di Geronimo (scrivania, sedia, libreria, libri ecc.), trovo solo un tavolino di plastica da campeggio, uno sgabello di plastica e in più ha licenziato tutti. L’azienda la manderà avanti la famiglia Stilton (suo cugino Trappola, sua sorella Tea e suo nipote Benjamin). Ad un tratto Torquato diede un biglietto aere a Geronimo, disse di andare in Egitto, per fare un servizio speciale. Doveva partire proprio adesso, arrivo all’aeroporto e vide l’aereo (era proprio misero, torquato aveva proprio risparmiato). Si sedette sulla classe Z, la hostess chiese se qualcuno volesse un paracadute e un salvagente (perché le condizioni dell’aereo erano misere e poteva precipitare da un momento all’altro). Dopo due ore e mezza di viaggio arrivarono con fatica all’aeroporto del Cairo (perché il carburante finì). Geronimo scese dall’aereo battendo i denti dalla fifa. Geronimo doveva andare a intervistare il professore Alchemius Spitinfius (che aveva inventato un sistema rivoluzionario per produrre energia partendo da materiali di scarto). Stava per prendere un taxi, quando Torquato disse di affittare un dromedario. Un’ora dopo arrivo al laboratorio del professore, era un edificio di cemento armato. Suonò il campanello e vide il professore con una molletta da bucato sul naso, gli feci vedere il suo laboratorio e gli porse una molletta da mettere sul naso. Lo portò in una stalla dove c’erano solo dromedari, la materia prima per produrre energia è il letame. Dopo che ha fatto il tour del suo laboratorio, il professore indicò un edificio di cemento a forma di piramide color giallo formaggio. Dal comignolo usciva un fumo marrone. Affianco alla piramide, c’erano pannelli solari dove l’energia del sole azionavano la caldaia, ed è lì che fermenta il letame di dromedario. I prodotti della fermentazione del letame azionano un motore e producono energia. Ma per ottenere energia non serve solo la fermentazione del letame, ma un ingrediente segreto… l’invenzione gli era venuta in mente quando stava guardando i geroglifici nella piramide di Cheope! Che diceva dromedari…sole… e gli ronzò in testa un’idea! Salirono su due dromedari e partirono al galoppo verso il deserto. Arrivarono alla piramide (di Cheope) e videro un tunnel. Entrarono e ad un tratto il professore inciampò in un sasso e perse i sensi (e la luce si spense). Anche Geronimo cadde e non si ricordò più di dove fosse l’uscita però poi si ricordò che in tasca aveva un portachiavi con una piccola luce. Improvvisamente Geronimo vide il professore svenuto, lo caricò sulle sue spalle e si incamminò. Ad un certo punto Geronimo vide la luce, uscì e pochi minuti dopo il professore riaprì gli occhi però non si ricordò niente… aveva perso la memoria! Geronimo dove tornare a casa a mani vuote. Questa volta doveva tornare a casa in nave. Arrivato al porto (di Topazia), corse fino in ufficio e mentre stava salendo le scale qualcuno lo chiamò. Era Topigoni (direttore commerciale dell’Eco del Roditore), spiegò a Geronimo il piano per riuscire a riprendere l’Eco del Roditore. Ritornarono nell’azienda, trovarono Tea e le spiegarono il piano. Andarono in una stanza, Tea si mise una molletta sul naso, chiamarono Torquato fingendosi una persona importante (il presidente di crocierefelici). Gli disse che aveva vinto un viaggio per il giro del mondo a bordo di una nave da crociera. Gli disse anche che doveva partire subito. Dopo la partenza di Torquato hanno riassunto tutti i dipendenti che lavoravano prima. Verso mezzogiorno squillò il telefono, era il professore, si ricordò tutto tranne un piccolo particolare… l’ingrediente misterioso. Il professore l’avrebbe richiamato quando scoprirà qual’era l’ingrediente segreto. Passarono giorni, settimane e mesi quando ad un tratto squillò il telefono… era Torquato che chiamava da Timbuctù! Torquato ah appena saputo che il professore ha appena scoperto l’ingrediente segreto lo dovrebbe chiamare tra poco. Torquato disse che Geronimo doveva partire per intervistare il professore, ma questa volta non va più in aereo, ma va in mongolfiera…
Riflessioni:
Mi è piacuto molto questo libro è molto avventuroso e lo consiglio alle persone che piacciono i libri avventurosi
Nixa
bel testo nixa occhio ad aluni errori
Benino! Rivedi il testo, costruisci periodi più brevi e metti più punti. Non sempre è chiaro.
Ciao Nixa,il testo è molto bello solo che,ci sono alcuni errori.
Volpina
Ciao Nixa, secondo me hai allungato troppo il riassunto della trama ed hai fatto qualche errore ortografico….comunque brava! Hai spiegato bene il libro!
Ciao Nixa bel testo attenta che ci sono alcuni errori
Ciao Nixa,
bel testo ma ci sono alcuni errori.
Pandina