TITOLO:la MAGIA del FANTASY

AUTORI:scrittori di classe

CASA EDITRICE:salani editore

TRAMA:

c’era aria di festa a Eximietas!fervevano i preparativi per l’anniversario della fondazione della scuola.Quella mattina la preside Bencivenga era malata.Era una grande notizia:il vicepreside,il professore Artemio Paracelso, insegnante di fisica avanzata,non era certo severo come la preside!Priscilla accanto a Tino,il suo migliore amico,si accorse che il professore non sembrava il bonaccione di sempre.Aveva già messo tre note nel registro quella mattina e di solito si dimentica di aprirlo oppure lo perde nel tragitto dall’aula professori fino alla classe,addirittura riempì la lavagna di formule matematiche incomprensibili e chiese alla classe di ricopiarle senza fiatare.Tutta la classe chiamava Tino e Priscilla “i collosi piccioncini”perché stavano sempre insieme ed era vero che la loro amicizia durava da…quanti anni?non se lo ricordavano nemmeno loro,sapevano solo di poter fidarsi l’uno dell’altra e di non aver bisogno di nessun altro, ma era quello che pensavo.Priscilla e Tino si accorsero che al polso del professore c’era un braccialetto che non avevano mai notato e Tino disse che dovevano capire cosa stesse succedendo e Priscilla suggerì di andare di andare nello studio del professore Paracelso.Di solito era facile entrare perché si scordava sempre la porta aperta ma quella volta era ben chiusa.Poi una voce alle loro spalle gli chiese se avessero bisogno di una mano,era il loro compagno di classe,Amos,un ragazzino a sedie rotelle.I due ragazzi si chiesero come Amos potesse aiutarli e Amos gli rispose che le apparenze ingannano avvolte.E in quel momento la sua sedia parve illuminarsi appena di un bagliore latteo,ma i due non se ne accorsero e la porta si aprì.Senza perdere tempo si precipitarono a frugare la scrivania del vicepreside.Tra le sue carte scovarono quello che sembrava un progetto di una nuova scuola.Al posto di Eximietas,il professore Paracelso progettava di aprire il Campus Discordia!dove rendere infelici gli altri è l’unica fonte di felicità recitava l’intestazione.Andarono subito a radunare tutta la classe dimenticandosi di Amos.Il ragazzo tornò in classe da solo entrò giusto in tempo per ascoltare la parte finale della discussione.Priscilla disse di andare a dire tutto alla preside ma 2 ragazzi erano già andati a vedere e non c’era nel letto.Cosí pensarono che forse non era malata ma era stata rapita.Amos disse di andare dal suo confidente, Guelfo, è l’unico che poteva sapere cosa fare.Nessuno voleva andare insieme a lui perché viveva in una specie di castello diroccato ,alle pendici del vulcano in cui si trovava Eximietas.Ma alla fine Priscilla e Tino presero coraggio e deciseró di andare insieme a Amos anche se non avrebbero mai voluto avere quel terzo in comodo.Si misero in cammino.Scendere dalla cima del vulcano non era un’impresa semplice a causa delle misure di sicurezza e delle trappole che venivano piazzate dai nemici di Eximietas.Girarono intorno al Lago Torbido.Tino ansimava e sudava mentre spingeva la sedia di Amos.Tino si era stancato allora propose a Amos che visto che mancava davvero poco avrebbe potuto aspettarli,ma non attesero la risposta.Si misero a correre…dopo poco,si accorsero di essere affondati fino alle ginocchia in quello che sembrava terreno ma non lo era …ERANO SABBIE MOBILI impossibile uscirne vivi!Amos,come apparso dal nulla,si librava in aria con la sedia magica e i due amici sbalorditi si aggrapparono alle ruote della sedia.Quando arrivarono da Guelfo furono accolti nel salone dei buoni consigli.Ascoltó la loro storia e alla fine consegnò ai ragazzi un vasetto arancione contenente un’erba rara:il concordio.e disse ai ragazzi che con questa erba dovevano preparare una tisana contenente il Concordio e farlo bere al vicepreside.Guelfo tirò fuori una pergamena e la consegnò ad Amos e Guelfo disse di leggerla alla festa tutti insieme.Il viaggio di ritorno era molto più agevole grazie alla sedia magica di Amos.E grazie sempre alla sedia magica,ci misero un attimo a diffondere le ultime notizie in tutta la scuola e a preparare tutti gli studenti alla contromossa.Quella sera la professoressa Stellagna offrì un bicchiere di punch al vicepreside,il quale bevve l’estratto di Concordio senza accorgersene.Il bracciale al suo polso cominciò quasi subito a contrarsi e contorcersi finché riprese la sua forma reale:quella della strega Malizia acerrima nemica della preside Bencivenga.La strega strillò che era allergica al Concordio.Tutti gli studenti nel frattempo,si presero per mano formando un grande cerchio intorno alla strega ,la quale se ne accorse e iniziò a strillare ancora di più.I ragazzi e le ragazze,allora,recitarono la formula di Guelfo:Se la discordia vuoi cancellare,con un abbraccio lo potrai fare,offrì la manoa chi hai accanto e il maleficio svanirà d’incanto.Ai visi tristi mostra un sorriso e che nessuno venga deriso.con la lealtà e con l’amicizia spazzerai via ogni ingiustizia.E si strinsero in un grande abbraccio che fece scappare la strega Malizia per sempre.Il professor Paracelso ,tornato in sé,si guardava intorno,confuso,chiese cos’era successo, poi spalancò gli occhi come colto da un ricordo improvviso. E mentre i ragazzi festeggiavano, felici di aver salvato la loro amata scuola, il vicepreside gridò che aveva chiuso la preside Bencinvenga in cantina. Subito dopo averla liberata, anche la preside si uní alla festa, la più indimenticabile di tutte le feste di anniversario di Eximietas. E in un angolo, Tino, Priscilla e Amos si abbracciarono: il duo era appena diventato un trio

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