Io e Tommy ci trovavamo ad Hawkins per festeggiare Halloween in cerca di un posto dove alloggiare per la notte.
“No, no, no, io non ci vado in mezzo alla campagna, per lo più di notte! No, non se ne parla!” Esclamai in preda al panico. “Su Jessica, non succederà niente.” Alla fine riuscì a convincermi e, anche se scettica, lo seguii in mezzo a tutti quei campi che nel buio erano ancora più inquietanti.
Finalmente riuscimmo a trovare un rifugio: si trattava di una vecchia casa, probabilmente abbandonata, stava cadendo a pezzi, aveva enormi buchi nel soffitto e delle statue all’ ingresso molto spaventose.
“No, che bello. Entriamoci subito!” Tommy mi afferrò per un braccio e mi trascinò in quella losca struttura.
La casa all’ interno era molto più grande di quanto sembrava. Era piena di ragnatele e ad ogni passo che si faceva il pavimento di legno marcio scricchiolava.
Stavamo esplorando la struttura quando vedemmo un’ ombra passare davanti ad una finestra; Tommy decise di andare a dare un’occhiata ed io per non rimanere sola lo seguii. Aprimmo la porta sul retro e…”Ah!” Non riuscii a trattenermi un urlo, ai nostri piedi c’era un cadavere! Lì sul terreno con la testa mezza staccata ed il volto, seppur morto, mi fissava con due occhi spalancati. Neanche il tempo di metabolizzare l’ accaduto che dalla casa sentimmo provenire un ululato ma la cosa strana è che la casa era ad un solo piano e se ci fosse stato un cane o addirittura un lupo ce ne saremmo accorti di certo.
Quando ci rigirammo verso il giardino il corpo non c’era più…”È scomparso…no, non ho intenzione di passare neanche un minuto di più in questo posto, ora ce ne andiamo!” Io e Tommy lasciammo la casa correndo e ci dirigemmo in città per cercare un albergo in cui riposare.
La mattina seguente ci recammo nella sala da pranzo dell’ Hotel per fare colazione, quella notte non avevamo chiuso occhio.
Mentre aspettavamo che il cameriere ci portasse i nostri caffè, al tavolo di fronte riconobbi un signore, all’ inizio non ricordai dove l’ avessi visto ma poi…”T-Tommy, quello è…il cadavere di ieri!?”
Non potevamo crederci, era proprio lui, seduto davanti a noi che ci scrutava sorseggiando il suo Thè. Non perdemmo tempo e chiamammo subito la polizia ma quando arrivò l’ uomo era sparito “No, non di nuovo… è scomparso ancora!” “Ragazzi non siamo qui per perdere tempo” Ci dissero le autorità. Noi provammo a spiegare loro ciò che avevamo visto ma non volevano crederci. “Sentite, l’ uomo di cui parlate è morto da ormai sei anni e se proprio non volete crederci, venite, vi accompagnano in cimitero” Salimmo in volante e ci dirigemmo in cimitero.
“Tomba 42 B” Ci dissero i poliziotti, ma quando arrivammo lì… La bara non c’era…
Testo realizzato da Cerbax e Lala
Ciao Cerbax, te e Lala avete fatto un bellissimo testo.
🙂
bravissimi
Buona la trama e corretto l’uso dei tempi. (:good:)
Molto bello il testo mi è piaciuto molto
Ciao Cerbax, molto bello il testo