RECENSIONE: il vecchio che leggeva romanzi d’amore.

Autore:Luis Sepùlveda

Genere:Fantasy

Casa editrice:Le fenici tascabili

Titolo:Il vecchio che leggeva romanzi d'amore

Trama:

Il libro parla di Antonio José Bolivar Proano, un vecchio che vive in un piccolo paesino del Sud America chiamato El Idillo vicino al quale c'é una foresta nella quale si aggira una femmina di tigrillo, un felino diventato feroce verso l'uomo perché i suoi cuccioli erano stati da lui uccisi. 

Si racconta della vita precedente del protagonista, che é vissuto per lunghi anni nella foresta ospitato da un popolo di Indios chiamato Shuar, i quali gli insegnano come si vive nella foresta e a diventare cacciatore fino a quando non viene da loro stessi allontanato per un errore durante una battuta di caccia.

Quando in paese viene ritrovata una barca con un cadavere all'interno, Antonio Bolivar si trova in quel momento sulle rive del fiume e così comincia subito ad esaminare il corpo perché dalla sua esperienza avuta nella foresta pensa subito che poossa essere stato il tigrillo, come effettivamente risulta alla fine delle indagini.

Il sindaco di El Idillo coinvolge così il protagonista nel cacciare ed uccidere l'animale, data la sua capacità di muoversi nella foresta. Egli alla fine ce la farà ma usando una doppietta. Questo, secondo la cultura degli Shuar che lo hanno educato e che apprezzano il combattimento corpo a corpo, è un disonore che lo accompagnerà per il resto della sua vita.

Al ritorno a El Idillo, il vecchio Antonio Bolivar scopre di saper leggere e che gli piacciono soprattutto i romanzi d'amore, come quelli che leggeva anni prima e che gli vengono portati da un dentista di un paese vicino.

La mia impressione:

Questo libro non appartiene al genere che mi coinvolge di più, però ho apprezzata la storia particolare e la costruzione intricata dei fatti.

Lo consiglio a quelli a cui piace il genere fantasy e avventura.