RECENSIONE LIBRO

Gary è un anziano signore che racconta un suo evento fuori dal normale.

Era il 1914 e Gary aveva nove anni, suo padre gli aveva dato una lista di cose da fare di cui una era andare a pescare nella sorgente. Gary si incamminò e dopo qualche chilometro trovò la sorgente, quindi si sedette su una roccia e tirò giù l’amo. Dopo due minuti Gary sentì uno strattone provenire dalla canna, intuì che fosse un pesce quindi tirò la canna e prese il pesce, era una magnifica trota lunga quarantotto centimetri. Gary ne fu entusiasta ma la sua felicità finì subito dopo essersi accorto di avere un’ape sul naso. Gary si pietrificò, non perché avesse paura delle api, ma perché un anno prima suo fratello Dan morì per colpa della puntura di un’ape, quindi Gary dopo quel giorno non ne volle più sapere di api e se ne stette alla larga più possibile. Dopo qualche minuto rimasto immobile uno schiocco di mani fece cadere l’ape per terra come se fosse imbalsamata. Gary curioso cosa fosse quel suono alzò lo sguardò e vide un uomo con la pelle bianca cadaverica, vestiti eleganti neri, capelli neri con una riga perfetta e due occhi color arancione tendenti al colore del fuoco, però senza iride e senza pupille. Lo strano signore scese dall’albero e chiese al giovane Gary: ”Come andiamo piccolo pescatore?” Gary terrorizzato non disse nulla.

L’uomo vestito di nero gli disse: ”Sono qui per darti brutte notizie caro Gary… tua madre è morta. Mentre sfornava il pane un’ape si posò sul suo collo e tua madre per istinto prese il giornale e cercò di schiacciarla ma l’ape fu più veloce e la punse” Gary a quel punto gli urlò contro che non era vero e che era un bugiardo, l’uomo vestito di nero furioso per la risposta di Gary gli disse:” Sai che c’è, adesso ti mangio, ti squarto a metà per poi mangiarmi le tue budella così ti riunisci con tua madre. Non è una bella cosa?” Gary impaurito delle sue parole gli diede la trota che aveva pescato prima e gliela porse e l’uomo disse:” O ma che bel pesce che hai” l’uomo vestito di nero glielo prese e se lo inghiottì tutto ma non essendo sazio disse a Gary che adesso sarebbe toccato a lui di essere mangiato, ma Gary scappò e da lì iniziò la rincorsa tra i due.

Dopo cinque minuti di corsa Gary inciampò su un sassolino e l’uomo vestito di nero gli prese il piede, Gary con un miracolo riuscì a liberarsi e corse più veloce di prima.

Gary lanciò la sua canna addosso all’uomo e lo stesso cadde a terra rialzandosi goffamente. Gary sfruttò il momento per darsi una spinta e corse ancora più veloce senza mai girarsi.

Dopo qualche chilometro Gary si fermò perché gli faceva male tutto e con tutta la paura del mondo si voltò convinto di vedere l’uomo ma non c’era nessuno, solo lui e il bosco, quindi con un passo veloce riornò a casa.

Tornato nella sua cittadina Gary vide il padre e iniziò a corrergli addosso fino all’impatto dell’abbraccio. Il padre gli chiese cosa fosse successo ma Gary riuscì solo a dire:” La mamma è morta! La mamma è morta papa!” Il padre cercò di dirgli che la mamma era viva ma niente, Gary voleva vederla con i suoi occhi quindi il padre lo portò a casa dove vide la madre fare il pane.

Il padre gli chiese chi era quel pazzo che gli aveva detto che la madre era morta. Allora Gary gli disse che era stato l’uomo del bosco quindi il padre disse:” Gary sicuro che non è stato un tuo sogno?” Gary gli disse di no ma il padre non convinto gli disse:” Ok allora andiamo alla sorgente così ti faccio vedere che era solo un sogno”. Gary non sapeva che fare perché non voleva tornare ma se avesse lasciato il padre da solo con l’uomo sarebbe potuto morire quindi dopo aver riflettuto Gary andò assieme al padre.

Arrivati alla sorgente trovarono solo il cadavere della trota che Gary diede all’uomo per non farsi mangiare ma il padre gli disse: “Sarà stato qualche animale a mangiarlo Gary” a quel punto Gary si arrese e tornò a casa con la madre viva.

1 pensiero su “RECENSIONE LIBRO

  1. Cler

    Non sono riuscita à mettre l' immagine però vi posso raccontare il riassunto del mio libro. Il libro si intitola "Leo punto e capo" Leo ,nella vita,i libri vorrebbe scriverli,  e non ritrovarsi protagonista a dodici anni di una specie di romanzo d'appendice:si innamora di una biondina irraggiungibile che non lo degna di uno sguardo ,é il nevischiato in un losco traffico di temi di italiano pagati a gelati e patatine ,ha una nonna scatenata e dei genitori che ormai comunicano solo a suono di porte sbattute . Fortuna che anche nelle storie più tragiche , se non il lieto fine , c'è sempre un punto e a capo. Questo libro è molto bello e divertente lo consiglio a tutti .

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