In Africa, in un piccolo villaggio viveva un bambino di nome Cleofe.
Aveva una testa grandissima con delle orecchie piccole, una bocca grande grande e mezza sdentata ma quei pochi denti che aveva erano talmente bianchi che se uno li guardava diventava cieco.
Aveva un occhio più grande dell' altro e di due colori diversi, uno nero e uno marrone ed era alto e magro con la carnagione scura.
Cleofe era ben voluto da tutti anche se per sua sfortuna era balbuziente e certe volte era difficile capirlo.
Un giorno al villaggio arrivò un cacciatore professionista (almeno era quello che diceva lui).
-Io voglio proteggervi dalle belve che si aggirano qui attorno che potrebbero ferirvi!- Disse con la sua vociona che un contrabbasso poteva solo accompagnare.
-E…e c…come ci…ci protteggerà?- disse Cleofe imitando la sua voce per prenderlo in giro.
– Con questo!- E tutto fiero tirò fuori il suo fucile a doppia canna.
– Wow! è…è più lungo della mia la…la…lancia però… io non sono affatto sicuro che lei sia un cac…cacciatore, ins…insomma si… si guardi.
Il cacciatore lo guardò curioso, Cleofe ricominciò a parlare.
– Ha…ha un naso a patata che… che sembra proprio una patata, è sicuro che alla nascita non…non… gli abbiano tagliato il naso in cambio di…di… una patata?Poi…ha la testa che…che brilla al sole è un pericolo pu…pubblico se uno gliela gu…guarda potrebbe diventar ci…cieco! E poi… la sua voce, per tutti i… i leoni, sembra qu… quella di un prete a… a un funerale – .
A quelle parole il cacciatore si arrabbiò così tanto da diventar rosso fuoco.
-la mia voce è bellissima, sentite qua- disse il cacciatore cantando una canzone talmente male che una povera anziana che stava facendo a maglia per poco non andò all' altro mondo.
– Basta! Basta! La… la smetta! Percarità! Ha ra…ragione lei è… è… un uomo fan…fantastico.-
Disse Cleofe tappandosi le orecchie.
Arrivò presto la notte e Cleofe era sotto un albero che stava tagliando del legno mentre fischiettava una filastrocca, accanto a lui c'era il cacciatore che stava pulendo il suo fucile mentre si lamentava della troppa polvere che c'era in quel posto.
Ad un certo punto Cleofe gridò perchè un leone lo stava per assalire ma questo non fece nemmeno a fare un ruggito che il cacciatore puntò e sparò al leone uccidendolo.
-Sta più attento la prossima volta ragazzo- disse il cacciatore, ricominciando a sbuffare vedendo un granello di polvere nel suo adorato fucile.
-Signore lei mi… mi… ha sal…salvato! Wow grazie… Grazie davvero!
-Non ringraziarmi ragazzo, è il mio dovere- .
Cleofe quando ritornò al villaggio lo raccontò a tutti e fecero una grande festa con un bancone pieno di prelibatezze a base di carne di babbuino e ippopotamo.
Dopo canti e balli Cleofe cominciò a gridare -ip…ip!- e tutti -urrà!-, Cleofe di nuovo disse -ip! ip!- e tutti di nuovo -urrà!-, di nuovo Cleofe alzando la voce disse -ip!ip!- e tutti di nuovo -urrà!-
Così tutti morirono schiacciati dagli ippopotami.
Ciao Gattina. Scusa s te lo dico, ma il tuo testo, anche se carino, non mi ha fatto sempre ridere. : | Ti chiedo ancora scusa se ti ho offesa.
Ciao da Macchietta.
Ultima cosa. Mi sono dimenticata di dirti che sei stata brava, perchè fare un testo comico non è facile per tutti.
Un altro ciao sempre da Macchietta.
Ciao Gattina. Il tuo testo è carino e mi ha fatto ridere. È molto originale, brava
Un nitrito, Furia
Ciao Gattina, il tuo testo mi è piaciuto molto…è davvero simpatico!!!
Un miagolio dalla tua Amely!
Grazie