Una normale giornata

Fu ora di andare a scuola, così Rodolfo prese la cartella e si mise in marcia. Oggi aveva solo tre ore di lezione. Arrivato in classe, come sempre in ritardo, tirò fuori i libri di filosofia anche se non gli servirono molto perché durante tutta la lezione parlò con il suo vicino di banco.

Allora il professore, innervosito, gli chiese: ” Rodolfo, mi sai dire qualche cosa che riesca a dare l’idea dell’eternità? “. 

– “Ha sì professore, la sua ora di lezione…”.

Così tutti i compagni si misero a ridere, tranne l’insegnante che disse: ” Te la farò pagare una buona volta Rodolfo! ” 

Poi toccò all’ora di storia. L’insegnante parlò del Medioevo e lui con la testa fra le nuvole disse ad alta voce: ” Certo che sarebbe stato bello vivere nel Medioevo…”.

La prof. allibita chiese: ” Perché?” e Rodolfo:” Caspita! Mille anni di storia in meno da studiare!!!”.

E così gli disse: ” Rodolfo, smettila di fare lo scemo!” E lui: ” Ha ragione…adesso tocca a lei”.

Infine l’ultima ora, quella di letteratura: la Divina Commedia.

Per la prima volta Rodolfo ascoltò la lezione e alla fine disse: ” La scuola è proprio come la Divina Commedia: l’entrata=l’inferno, l’intervallo=purgatorio e l’uscita=paradiso”.

Tutti gli insegnanti giurarono di fargliela pagare e infatti alla fine del quadrimestre si ritrovò in pagella un eterno due in filosofia, un infernale tre in letteratura e uno storico quattro in storia. 

 

 

17 pensieri su “Una normale giornata

  1. furia

    Ciao Zampa. Il tuo testo è molto divertente, mi ha fatto molto ridere! Hai ragione, a volte la scuola è così.. Bravissima, sopprattutto la fine dove racconti della sua pagella!

    Un nitrito, Furia

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